Recuperare un rustico? Si parla spesso di nuove costruzioni, nuovi appartamenti o abitazioni indipendenti, non solo in città anche in aperta campagna, sempre più “bio”, sempre più attente alla natura e all’integrazione con il contesto.
Più raramente si parla di recuperare e restaurare quanto già è presente, come nel caso di ristrutturare un rustico, un antico casale rimanendo fedeli alle antiche costruzioni e tradizioni. Quando si ha a che fare con i rustici, ristrutturare con il cotto fatto a mano è la scelta di maggior tendenza e saggezza.
Tra l’altro l’uso del cotto non si può e non si deve soltanto limitare alle pavimentazioni – interne o esterne che siano -, ma, a maggior ragione in un rustico, può essere usato come leit motiv in differenti elementi architettonici, funzionali ed estetici, come testimoniano svariati esempi su cotto-italia.it.
Pavimenti
Elemento fondamentale e intramontabile di un casale è la pavimentazione in cotto, essendo questo un materiale antico, secolare, durevole e intramontabile. Quindi per un rustico è d’obbligo ristrutturare con il cotto fatto a mano, scegliendo tra le tonalità e le forme delle pianelle più adatte al caso. Le tonalità di cotto variano in base alla zona di produzione in cui ci si trova, difatti ogni distretto ha le sue cave d’argilla ognuna diversa dall’altra.
Si sceglierà per pianelle in cotto rossiccio in Toscana, chiare stonalizzate nel sud Italia, mentre in Umbria e zone limitrofe si usa il cotto fatto a mano rosato per restare fedeli alla tradizione. Le finiture e la posa delle pianelle poi saranno soggette al gusto personale o in continuità con la pavimentazione precedente.
Di sicuro il cotto andrà posato in tutte le stanze del casale, quasi sicuramente in maniera omogenea per dare continuità e ampiezza alla casa. Al limite si farà eccezione scegliendo pianelle più piccole o con una posa diversa nei bagni, ma sempre di cotto fatto a mano si tratterà.
Stessa cosa per quanto riguarda i portici e i vialetti esterni, essendo il cotto il tipico materiale da esterno perché resistente a tutto, oltre che di grande eleganza.
Tetti
Quando si parla di ristrutturare con il cotto fatto a mano un rustico, si può avere a che fare anche con ristrutturazioni importanti come il tetto. Le tegole sono l’elemento per eccellenza fatto di cotto, da sempre, in gergo chiamato “coppo”. I borghi medievali italiani visti dall’alto possono sembrare tutti uguali, proprio per la presenza di coppi sui tetti.
Archi, archetti e copertine
Nel ristrutturare un rustico si dovrà fare attenzione anche ad elementi squisitamente estetici, al di là della necessità funzionale. Per essere più fedeli alla storia della casa si sceglierà di distribuire qua e là, con ritmo e metodo, elementi in cotto naturale che sapranno guidare lo sguardo nell’ambiente e trasmetteranno il senso del recupero fedele alla tradizione.
Archi e archetti, cornici di finestre, copertine dei muri possono essere realizzati con piccole pianelle rettangolari in cotto natura affiancate le une alle altre.
Camini e cucine
Alcuni ambienti, poi, più degli altri, si prestano ad essere dominati dalla presenza del cotto, specialmente in un rustico. Le cucine in muratura e i grandi camini sono i luoghi ideali da ristrutturare con il cotto fatto a mano, che donerà calore, senso di appartenenza e di accoglienza rendendo l’ambiente davvero familiare oltre che splendido.
Scale
Infine, non per importanza, ma anche gli elementi di raccordo fra i piani di un rustico hanno la loro importanza. Tanto le eventuali scalette esterne di accesso, quanto quelle che collegano il pian terreno con la zona notte al piano superiore o con la taverna al piano inferiore saranno da ristrutturare con il cotto fatto a mano, per dare continuità all’intero ambiente.