Per chi ama l’arredamento shabby è bene seguire alcune semplici regole di stili evitando di fare degli errori molto gravi. Vediamo insieme che cos’è nello specifico, come si realizza e quali sono gli errori che non dovranno mai essere fatti.
Che cos’è lo stile shabby?
Si è sentito molto spesso parlare dello stile shabby chic in arredamento e molte persone lo adottano per la propria casa o ufficio. I professionisti del settore però pongono l’accento sul fatto che oramai questo termine sia alquanto abusato proprio perché in alcuni casi l’arredamento proposto non è incline a questo stile così particolare e definito.
Prima di tutto, la parola shabby deriva dall’inglese e si traduce con trasandato – sciupato – usurato e si abbina spesso con chic che è il suo termine contrario come significato. Per questo motivo quando si parla di shabby chic ci si riferisce ad uno stile antico e trasandato che viene rimesso a nuovo per essere glamour puntando sull’eleganza del vintage.
Era il 1980 quanto questa parola spunta nella categoria arredamento all’interno della rivista celebre The World of Interiors: da quel momento il modo di vedere questo stile cambia e nulla lo ha più fermato. Per questo motivo gli interior designer si sono messi a studiare le sue declinazioni e un modo di arredare completamente diverso da quello che era sino a quel momento.
Lo sciupato/elegante di cui tutti parlano si basa quindi su un concetto primario rivolto alle forme vintage classiche, con verniciatura vissuta e rovinata, spigoli in legno ma con forme eleganti e molto delicate. Per realizzare questo stile di arredamento bisogna essere molto attenti e avere cura in quei dettagli che rendono ogni complemento “antico” ma perfetto. Non solo, perché oltre che le forme è importante che anche i colori siano adeguati alla richiesta dal bianco, sino al giallo pallido – azzurro – beige e rosa romantico.
Caratteristiche e dettagli
Tra tutti gli elementi che identificano questo stile si trova maggiormente:
- Nuance tenui e delicate, con sfumature del bianco
- Nessuno colore eccentrico, vivo e acceso
- Tessuti in lino e cotone, meglio se con cimeli della nonna
- Oggetti antichi dagli specchi sino ai candelabri
- Mobili in stile vittoriano antichizzati da mani sapienti
Questo viene definito un classico senza tempo, infatti mentre l’arredamento – come nella moda – ha le sue epoche e le sue mode, lo shabby si rinnova ogni anno. Il colore principale per questo tipo di arredamento è il bianco che può essere abbinato con dei rosa, azzurro, beige, grigio e avorio. Non si dovrà mai accostare un colore acceso ed eccentrico ma soprattutto tutte le nuance dovranno essere rigorosamente pastello.
Arredare una casa con questo stile sembra facile, invece è molto complicato perché si rischia di cadere nel banale sino ad arrivare ad ambienti senza alcuna anima.
Anche i tessuti sono importanti, per questo cotone e lino vengono prediletti negli usi di tende e complementi d’arredo. Lo stile è romantico nonché antico tanto che prendere una tovaglia della nonna per trasformarla in una tenda è uno degli esempi classici per non sbagliare.
Gli errori da non fare nello stile shabby
Eppure nonostante tutte le accortezze ci sono degli errori che vengono fatti continuamente. È una casa che va vissuta e non un qualcosa da fotografare: la perfezione non esiste e in qualsiasi caso ogni stanza dovrà essere comoda, accogliente e personalizzabile.
Un elemento importante è la coerenza nella scelta dello stile che dovrà rappresentare una antichità di lusso, ma nello stesso tempo andranno bandite tutte le soluzioni moderne nonché colorate.
Un altro errore da non commettere è riguardo i soprammobili, che non dovranno essere in quantità esagerata ma solo personali per dare fuoco e continuità alla stanza.