Oggi più che mai sentiamo parlare quotidianamente del tema dell’immigrazione, ma una volta erano gli stessi italiani ad emigrare. Certo anche oggi, soprattutto i giovani, vanno all’estero per cercare un futuro migliore e una stabilità economica che a volte non riescono a trovare in Italia, ma una volta era quasi la prassi nel sud Italia. L’unione politica italiana forse non lo era poi nella pratica, quanti meridionali hanno preso quei ‘treni del sole’ per cercare un lavoro in fabbrica al nord.
Proprio Torino era una delle città più gettonate e ancora oggi ospita e accoglie non sono gli emigranti ma anche i loro figli. Proprio per ricordare questo passato e far riflettere sull’attuale tema dell’immigrazione è stata inaugurata, lo scorso 8 aprile, a Torino la mostra ‘BINARIO 18 #stayhumanart’. Chi se non il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro Laus, poteva presenziare all’inaugurazione?
Sempre fiero delle sue origini, proprio alcune settimane fa aveva ricevuto da parte Sabino Altobello, sindaco di Lavello sua cittadina di nascita, la cittadinanza onoraria per essere ambasciatore della cultura lucana in Piemonte. Il presidente ha dichiarato che l’Assemblea regionale ha creduto e sostenuto fin da subito la realizzazione della mostra. Oltre al presidente Mauro Laus hanno partecipato all’inaugurazione l’assessora regionale alle Pari opportunità, l’assessore alla Cultura del Comune di Torino, il presidente dell’Opera Barolo Luciano Marocco, la presidente dell’Associazione Legal@rte Roberta Di Chiara e il critico d’arte Guido Curto.
Sarà possibile ammirare Binario 18 #stayhumanart recandosi a Palazzo Barolo fino al 30 aprile. L’entrata è gratuita e gli orari di apertura sono dal martedì al venerdì dalle 10 alle 12.30 e nel pomeriggio dalle 15 alle 17.30, il sabato dalle 15 alle 17.30 e la domenica dalle 15 alle 18.30. L’allestimento della mostra è stato curato dall’Associazione Legal@rte. Ha la volontà di proporre un viaggio attraverso le vecchie e nuove generazioni di immigrazioni, cercando di far comprendere le emozioni e le sensazioni che prova chi è costretto a lasciar la propria terra natia.
La satira in Europa, prima e dopo Charlie Hebdo
Lo scorso 4 aprile si è svolto il convegno ‘La satira in Europa, prima e dopo Charlie Hebdo’ presso il Centro incontri della Regione Piemonte. L’incontro è stato organizzato dal Consiglio regionale del Piemonte con la Consulta Europea e l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Un punto d’incontro per discutere ed approfondire il tema della libertà d’espressione e di satira dai punti di vista giuridico, culturale e giornalistico. Al convegno il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro Laus, ha dichiarato che la satira ha un duplice compito: quello di strappare un sorriso e di far riflettere allo stesso tempo. Aggiungendo che può essere uno strumento di democrazia.