Sanificare un ambiente significa non solo pulizia e disinfezione da virus e batteri, ma anche mantenimento della buona qualità dell’aria, minimizzando l’impatto inquinante dell’attività.
A fine intervento deve venire rilasciato il certificato di avvenuta sanificazione.
SANIFICARE IN SINTESI
Secondo la circolare del Ministero della salute, tutti gli ambienti pubblici in cui siano transitati casi confermati di Covid-19 e quindi potenzialmente contaminati devono essere sottoposti a completa pulizia prima di essere nuovamente utilizzati.
Durante la pulizia con prodotti chimici, è essenziale assicurare la ventilazione degli ambienti e il personale incaricato deve indossare filtrante respiratorio, protezione facciale, guanti e camice a maniche lunghe monouso.
Particolare attenzione va rivolta a tutte le superfici toccate di frequente, come muri, porte, finestre, pulsanti, servizi igienici, mentre la biancheria, le tende e in generale tutti i tessuti interessati vanno lavati con acqua calda a 90°C. Per i tessuti che non si possono pulire a 90°C, lavarli normalmente aggiungendo candeggina.
Questa procedura va applicata in tutti gli ambienti senza distinzione, quindi uffici pubblici, mezzi di trasporto, reparti ospedalieri, scuole, aziende pubbliche e private (comprese le mense aziendali, spogliatoi, aree fumatori e distributori di bevande). Vanno igienizzati anche maniglie, postazioni lavorative, apparecchi telefonici e tastiere.
IL GENERATORE DI VAPORE: LO STRUMENTO VINCENTE
La sanificazione da Covid-19 si effettua con un pulitore a vapore in associazione con un detergente, tramite la nebulizzazione, cioè la riduzione di un liquido in parti minutissime, che si ottiene ad esempio facendo scontrare il prodotto con un getto d’aria a elevata velocità.
I principali detergenti utilizzati per combattere il Covid-19 sono l’ipoclorito di sodio, l’etanolo e il perossido di idrogeno.
Il liquido viene inserito dentro l’apparecchio, non è necessario diluirlo in acqua, e spruzzato nell’ambiente tramite getti di vapore. Il prodotto si deposita in pochi minuti su tutte le superfici e permette di disinfettare rapidamente le grandi aree, in media in 5 minuti si arriva a sanificare un locale di 200 metri cubi.
La grande versatilità del dispositivo sta nell’ampiezza di utilizzo, dai pavimenti ai corridoi, laboratori e attrezzature mediche, ma anche cucine e condotti di aria condizionata, arrivano dove altre apparecchiature non riescono, uccidendo ogni tipo di virus, germi e batteri.
Il pulitore a vapore può essere utilizzato pure nelle industrie meccaniche, per lo sgrassaggio e per i dettagli nascosti, per pulire motori e apparecchiature elettriche anche durante la produzione senza necessità di mascherare gli strumenti, evitando le perdite di tempo.
Anche nelle industrie agroalimentari, cosmetiche e farmaceutiche il pulitore lascia le superfici sanificate, asciutte e pronte per l’uso immediato senza necessità di interventi preventivi.
ECCO PERCHÉ IL VAPORE È EFFICACE
Il vapore secco ha una temperatura di 120°C sulla superficie e contiene solo il 5% di acqua, la bassa umidità con calore alto lascia le superfici asciutte e pronte per l’immediato utilizzo.
La maggioranza dei virus non sopravvive a temperature superiori a 70°C, per cui il sistema a vapore è l’ideale per disinfettare gli ambienti e le superfici dal Covid-19.
I getti di vapore devono essere applicati a una distanza non superiore ai 10 cm., e questo nel caso di superfici di grandi dimensioni rischia di diventare un lavoro troppo lungo nel tempo, rimane però l’efficacia garantita.
ALTERNATIVA AL VAPORE
Per disinfettare le superfici in alternativa al vapore si può usare l’acqua ossigenata, il vincolo però è che questo prodotto non supporta le alte temperature, per cui si rende necessario utilizzare l’aria al posto del vapore per la nebulizzazione del liquido.
Anche in questo caso il prodotto si deposita in pochi minuti su tutte le superfici.