Quando con l’avanzare dell’età o per particolari condizioni critiche di salute, una persona perdeva i denti su un’arcata o peggio su tutte e due, venivano a crearsi grosse problematiche, spesso ci si riduceva a portare una protesi mobile con problemi nella masticazione o nel comunicare con gli altri.
Questo fu in parte risolto con le protesi fisse, che però in operazioni complesse, richiedevano delle garanzie importanti sulla salute del paziente da trattare, spesso non si poteva fare niente per via di condizioni ostiche come cardiopatie o diabete, oppure semplicemente perché, lo stato osseo della mandibola non forniva spazi di manovra necessari a simili impianti protesici.
Impianto a carico immediato
Questa tecnica di impianto dentale, fu decisiva perché, potendo fare subito, al massimo in due giorni, sia l’inserimento di impianti che quello delle corone provvisorie, si ebbe un vantaggio non solo di tempo, ma anche quello di un minore impatto sulla salute del paziente sia a breve che a lunga scadenza.
Con l’impianto a carico immediato ci furono i presupposti per studiare al meglio le possibilità di ridurre i tempi dell’intervento, come anche di tentare soluzioni che permettessero cure meno invasive estendendole a pazienti con problematiche differenti.
Non si può evitare di citare l’apporto fornito dalla tecnologia informatica che ha permesso di andare sempre più verso uno studio accurato delle caratteristiche di ogni paziente, permettendo l’applicazione di tutte le tecniche di impianto dentale con precisione accurata.
La tecnica all on six
Questa tecnica si utilizza qual’ora si siano persi tutti i denti naturali su un’arcata o tutte e due, e permette di inserire la protesi mobile con solo sei impianti per arcata, comportando grandi benefici di stabilità dell’impianto dentale, il tutto eseguito a carico immediato, e quindi in tempi brevi.
Come si procede
Prima di tutto verranno rilevate le effettive condizioni della dentatura e della mandibola del paziente: questa tecnica è una delle meno invasive poiché non solo ha bisogno di meno impianti e quindi di meno superficie ossea per procedere, ma si può lavorare su quelle parti più solide in modo tale da assicurare la resa dell’impianto nel tempo.
Dopo aver eliminato eventuali denti rovinati, si procederà con l’impianto vero e proprio delle viti in titanio, che come detto, sono sei per arcata, tre a sinistra e tre a destra, si monteranno i supporti e in seguito la protesi provvisoria in resina: da quel momento il paziente avrà da subito dei denti nuovi, con tutti i benefici nella masticazione e nell’estetica.
Vantaggi della tecnica
Adatta a chi ha problemi fobici e di salute seri, poiché non è invasiva e si risolve in giornata.
Con le dovute precauzioni nel mangiare, per evitare danni alla protesi provvisoria, il paziente potrà ritrovare il sorriso in soli sei mesi dall’intervento.
Per richiedere un intervento visita il sito della clinica di milano : dentifissi.milano.it