La danza è una delle forme di espressione artistica più antiche, che consente di esprime sentimenti, emozioni e simbologie.
Conoscere le origini e l’evoluzione del balletto è fondamentale per chi vuole approcciarsi a tali studi.
Il balletto ai tempi moderni è una parte fondamentale della danza ed è apprezzato dai danzatori di tutto il mondo.
Il balletto è durante il Rinascimento che assume la sua connotazione di forma d’arte, per cui la danza non è più un e rito, come lo era in precedenza, bensì diventa una vera come forma di intrattenimento.
Questa forma espressiva sorta nel XV secolo in Italia, si è evoluta in Francia e risale ai tempi della corte del re Luigi XIV.
Nelle sale delle corti reali del tempo, si diffusero questi spettacoli in maschera in cui i nobili e le dame danzavano indossando ricchi e pesanti costumi.
Gli stili di danza: romantico, classico, neoclassico e contemporaneo
Nel corso della sua evoluzione storica il balletto ha dato vita a quattro stili di danza che sono:
- stile romantico,
- classico,
- neoclassico,
- contemporaneo.
Si tratta di tipi di danza aventi caratteristiche ben riconoscibili.
Il Balletto romantico
Il Balletto romantico è nato intorno al XIX secolo, si basa sull’espressione di sentimenti forti e intensi.
Nel periodo compreso tra settecento e ottocento, ossia il periodo del Romanticismo, si afferma nella danza questo stile romantico che porta alla sostituzione dei soggetti mitologici con il tema amoroso, del conflitto tra illusione e realtà, e del conflitto tra corpo e anima.
Tali balletti come ad esempio “La Sylphide”, considerato il capostipite del genere, si basano su storie di donne caste che suscitano negli animi degli uomini forti tormenti amorosi.
Il più famoso balletto romantico è sicuramente “La Giselle” realizzato per la ballerina Carlotta Grisi.
Il Balletto Classico
Il balletto classico o accademico risalente al XV secolo, è una forma di danza estremamente difficile da imparare che richiede una certa flessibilità, forza ed equilibrio.
I balletti classici più famosi e rappresentati fino ad oggi in tutto il mondo sono: Il lago dei cigni, Lo schiaccianoci e La bella addormentata.
L’attuale tecnica del balletto classico è nata in Francia nel XVIII secolo, quando il re Luigi XIV fonda l’Accademia reale di musica e di ballo.
Parigi è la città in cui sono state gettate le fondamenta del ballo classico ed è ancora oggi fulcro di riferimento per tale stile.
Il balletto classico francese basato sull’eleganza e la precisione ha poi subito l’influenza dal balletto russo.
Malgrado le differenze trai balletti classici dei vari Paesi, la tecnica di base è uguale per tutti, ossia cinque posizioni di base che sono usate in tutti gli stili e la terminologia della danza accademica è in lingua francese.
Il Balletto neoclassico
Il balletto neoclassico si basa sulle tecniche e sul linguaggio di quello classico aggiunge velocità ed energia di movimento.
La differenza principale tra il balletto classico e il neoclassico consiste nel fatto che il neoclassico non si basa su trame narrative ed inoltre il corpo è usato per esprimere emozioni pure.
Lo stile neoclassico, introduce nuovi passi e lascia una maggiore libertà di movimento, seppur mantenendo le classiche scarpe a punta di quello classico.
Il balletto moderno
Il balletto in senso moderno nasce nel XX secolo grazie a Djagilev.
Si tratta di forme di danza molto diverse da quelle precedenti, dato che col moderno ci si concentra sulla prestazione fisica e il movimento del corpo.
I ballerini nel balletto moderno esprimono tutta la loro passionalità e sessualità.
Si tratta di una diversa concezione della danza, basata su maggiore libertà mettendo in risalto un tipo di movimento che esprime la personalità del ballerino.
Il balletto contemporaneo
Il balletto contemporaneo ha origini nel ventesimo secolo, grazie a è George Balanchine.
Tale stile combina elementi della tradizione con altri provenienti dai diversi tipi di danza.
Chi si approccia alla danza contemporanea può scegliere tra stili differenti, quindi dev’essere capace di imparare diversi stili ed essere molto versatili.
La danza contemporanea lascia spazio all’improvvisazione del danzatore e a nuove espressioni corporee.