Quando si parla di “restauro dipinti”, si indica un insieme di operazioni che possono comprendere sia l’integrazione di parti ormai assenti nell’opera, sia tutte quelle azioni che servono per poter riportare il più possibile il dipinto allo stato originale.
Tra tutte le varie operazioni che si possono compiere per poter restaurare una pittura antica, la principale e la più importante consiste nel proteggere l’opera dall’umidità o comunque da eventuali altri agenti patogeni, che possono rovinare diverse parti.
Cosa si intende quando si parla di restauro dei dipinti
Il restauro dipinti consiste in una serie di operazioni che mirano a riportare un’opera pittorica antica ad uno stato quanto più possibile vicino all’originale.
Tra i diversi obiettivi ci possono essere quelli relativi a migliorare la lettura dell’opera, ma anche a ridare vita al colore, magari ingiallito dal tempo, oppure anche cercare di reintegrare delle parti mancanti, che sono andate perse o distrutte.
In realtà, ci sono diverse definizioni di “restauro dipinti” e addirittura ci sono alcuni esperti che sono concordi anche nel collegare l’espressione con il discorso della critica d’arte.
Altri invece, quando parlano di restauro, non intendono solo tutte le operazioni che vengono svolte sul dipinto, al fine di farlo sembrare molto più nuovo o comunque al fine di migliorarlo, ma includono anche la parte più importante del lavoro: quella iniziale.
In questa infatti è importantissima l’analisi, cosa che può svolgere solo un esperto del settore, il quale, con opportune verifiche, si renderà conto di quali operazioni necessiti effettivamente il dipinto, e di quanto tempo occorra.
Oltre a questo, esistono due tipologie di restauro: quello estetico e quello conservativo.
I due tipi di restauro
Come anticipato, esiste il restauro “estetico” oppure quello “conservativo”.
Per quanto riguarda il primo, si tratta di un insieme di operazioni di pulizia, che mirano a restituire una maggiore luce al quadro, nonché anche ad una migliore leggibilità.
In realtà nella stessa categoria sono comprese anche tutte le operazioni che riguardano la reintegrazione di parti ormai consumate.
Per la seconda tipologia di restauro invece, quello “conservativo”, si può dire che riguarda soprattutto un rafforzamento delle condizioni già presenti sul dipinto, cioè una sorta di consolidamento degli elementi che presenta, per cercare di rallentare il più possibile il processo di deterioramento.
È bene sottolineare che prima di scegliere quale tipo di restauro svolgere, ovviamente gli esperti dovranno valutare al meglio la situazione del dipinto, utilizzando opportune verifiche e soprattutto anche la loro esperienza.
Indipendentemente dal tipo di restauro che occorre svolgere, l’ideale è sempre meglio rivolgersi ad un’azienda o società di professionisti, che riesca a garantire dei materiali di alta qualità, che possano migliorare l’aspetto del dipinto e far ottenere un risultato magnifico.
Per operazioni del genere si può consultare il noto portale online www.calcherasangiorgio.it, famoso per la qualità dei materiali e per l’esperienza.
Scegliere un professionista, infatti, permetterà di avere risultati certi e sicuri e soprattutto garantirà anche di rallentare e frenare il processo di usura, mantenendo il dipinto più protetto, cosa importantissima, soprattutto se si tratta di un’opera molto famosa.