La ricerca universitaria è un importante strumento di sviluppo per migliorare la vita delle persone in tutto il mondo. Purtroppo però i costi non sempre sono facili da sostenere, ma un importante esempio arriva da WeAreStarting, una piattaforma per l’equity crowfunding che che si propone di raccogliere fondi per finanziare un progetto di ricerca innovativo.
Il progetto Biotechnology
La ricerca di cui si parla è condotta da due team universitari: uno dell’Università degli Studi di Pavia e uno dell’Università di Siena, il progetto è denominato “Biotechnology” ed promosso dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). L’obiettivo è ridurre notevolmente l’uso dei fitofarmaci nelle coltivazioni, ciò al fine di preservare da inquinamento aria ed acqua e tutelare la salute delle persone. Ciò è possibile attraverso l’uso di “metallo-nonoati”, una famiglia di molecole in grado di potenziare il rilascio di monossido di azoto.
Dalla ricerca un risultato inaspettato
La ricerca inizialmente era volta a correggere i problemi cardiaci. Tali metalli nonoati hanno la capacità di aumentare la vaso-dilatazione e ridurre quindi il rischio di infarto. Dopo tre anni di ricerca su tale fronte ci si è accorti che i risultati erano applicabili anche in ambito agro-alimentare per ridurre l’uso di pesticidi. Sembra che le piante a cui vengono somministrate tali molecole sono in grado di resistere alle infezioni di virus, funghi, batteri.
Sviluppo della Start up per avviare l’applicazione dei risultati della ricerca
La campagna di equity crowfunding volta a reperire i fondi per sviluppare tale metodo è stata avviata da Noxamet attraverso la piattaforma di WeAreStarting e mira a raccogliere 130 mila euro necessari per l’avvio della start up. La base di offerta per poter partecipare è di 100 euro.
Carlo Allevi, Founder della piattaforma, dichiara di essere orgoglioso di partecipare a questo grande progetto e di sostenere lo sviluppo di tecnologie innovative e soprattutto in grado di migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo.